Nis: i soggetti privati sono pronti all’acquisizione della società, appena risolta una vecchia vertenza sindacale con gli ex dipendenti stagionali

In questi giorni, i privati interessati alla gestione degli impianti sciistici del Colle hanno completato le formalità necessarie per procedere alla costituzione giuridica della società, avviando anche i primi contatti con gli enti e le categorie.  Lo comunicano in una nota a firma di Maurizio Curti i  soggetti interessati a rilevare gli impianti del Nevegal.
Pur confermando la disponibilità all’assunzione di parte delle risorse umane a suo tempo occupate a tempo indeterminato dalla Nuovi Impianti Sportivi, è emersa una problematica di carattere sindacale relativa alla pregressa gestione dei rapporti con gli ex dipendenti stagionali della NIS.
Considerando la risoluzione di tale aspetto fondamentale per poter proseguire con le
operazioni di avvio della stagione invernale, è di primaria importanza che la soluzione avvenga nei prossimi giorni, al fine di non compromettere l’intera operazione.
Auspicando che venga rapidamente superato quest’ultimo ostacolo – fanno sapere  i soggetti interessati –  confermano l’impegno per il quale intensamente lavorano ed il progetto al quale fermamente credono.
Le considerazioni del sindaco, Jacopo Massaro
“Apprendo con sgomento della situazione di stallo che si è venuta a creare relativamente alla NIS. Alle soglie della costituzione giuridica della società privata che avrebbe preso in affitto e gestito gli impianti sul Nevegal, riassorbendo quasi tutti dipendenti della NIS e chiamando senz’altro altrettanti stagionali, a fronte di una problematica di carattere sindacale, sollevata da FILT CGIL, relativa alla pregressa gestione dei rapporti con gli ex dipendenti della Nis, la società non si è costituita ed è ora a rischio l’intera operazione che avrebbe garantito lo svolgersi della stagione invernale con beneficio per tutte le parti.
Davvero, la situazione ha dell’incredibile: abbiamo, con fatica, messo a punto una soluzione che avrebbe portato vantaggio a tutti: la stagione salva, i dipendenti quasi interamente riassorbiti dal nuovo soggetto, stagionali comunque chiamati per l’inverno, ipotesi allo studio per gli altri lavoratori, stipendi in sospeso da mesi totalmente pagati, guadagnata la fiducia della parte imprenditoriale. Fra l’altro, tengo a sottolineare che i dipendenti sarebbero stati riassunti alle condizioni precedenti, con il medesimo contratto, rispettando l’odg del consiglio comunale.
E ora, a seguito dell’incomprensibile presa di posizione di FILT CGIL, le prospettive quali sono? Accordo col privato sospeso, dipendenti comunque tutti a spasso, impianti chiusi, stagione invernale persa.
Qual è il senso di tutto ciò, mi chiedo? Quale l’interesse tutelato? Perché attaccare con minacce di denunce sindacali il nuovo soggetto e non – per mala gestione pregressa – la NIS o al limite il Comune di Belluno?
A queste domande deve rispondere pubblicamente, assumendosene la responsabilità, chi in questo momento sta gettando all’aria un’operazione virtuosa che va a vantaggio di tutti.
In cambio del nulla”.

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