SAFILO COLPISCE AL CUORE IL BELLUNESE


Con il classico, arido, asciutto, irrispettoso stile la Safilo ha comunicato:
«L'azienda ha presentato il piano industriale ed ha reso noto che preliminarmente sono stati identificati 1000 esuberi sui siti italiani derivanti dal mancato rinnovo della licenza Armani».

Lo stesso stile che a metà di novembre 2011 comunicava la perdita del marchio Armani.  vedi nostro articolo di novembre 2011 http://sinistraecologialibertabelluno.blogspot.it/2011/11/normal-0-14-false-false-false_17.html#more)

Sono passati sei mesi...anzi la Safilo ha avuto sei mesi a disposizione, per progettare insieme ai lavoratori un nuovo modo d'affrontare la crisi, ma ciò non è avvenuto è si è preferito lanciare negli animi dei lavoratori ed in tutta la realtà sociale del bellunese un macigno grande come una montagna.

Il piano degli esuberi  colpirà duramente lo stabilimento produttivo di Longarone
(Belluno) e di Santa Maria di Sala (Venezia), ma rischiano di perdere il posto anche molti dipendenti della sede di Padova. 

Il grave sospetto, visto i sei mesi passati inutilmente, è che la Safilo, come buona parte delle industrie italiane, stia sfruttando la crisi economica e la frattura con il Marchio Armani per una ristrutturazione che punta alla riduzione dei diritti dei lavoratori italiani, ricattandoli con la possibilità di nuovi licenziamenti e dall'altra con un preciso progetto di delocalizzazione, per riproporre nuovi ed ancora più gravi livelli di sfruttamento di uomini e donne in Cina ed in oriente, uomini e donne che secondo le aziende italiane sono di serie b e quindi completamente indegni al rispetto, alla prevenzione e al diritto di essere razza umnana.

Pertanto piena e totale solidarietà e vicinanza da parte di Sel  ai lavoratori ed ai sindacati della Safilo in quest'ennesimo grave attentato al lavoro, ancor più grave perchè Safilo lo sapeva ed invece di concordare, da subito una strategia con i lavoratori, ha preferito attendere fino all'ultimo centimetro prima del precipizio, per poi mette sotto ricatto i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali.

Diego Pauletti
Presidente Sel Veneto
Federazione di Belluno

1 commento:

  1. la vicenda safilo è la più significativa della lotta di classe in questa provincia ( che non esiste per gli autonomisti o è questione di costo del lavoro troppo alto per Gidoni e leghisti magari del sindacato padano!!!) un marchio Armani al 20% comporta 1000 esuberi con l'ad che ha fatto esperienza in lemans brothers ( a proposito quando prende per decidere gli esuberi? Sarebbe ora di boicottare armani e non credo che i lavoratori di luxottica, pensando anche al loro destino in mano a questi personaggi da 5 miliardi di euro, sarebbero contrari, almeno un pò di solidarietà di classe, se non la lotta, esiste ancora ?

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