25 aprile Feltre - Pedavena
La grande partecipazione della manifestazione del 25 aprile a Pedavena riconferma che questa ricorrenza è tutt’altro che superata, anzi proprio in coincidenza del 150° anniversario dell’unità d’Italia, riafferma che l’esperienza partigiana non è stata solamente un grande momento di lotta popolare contro la dittatura nazi-fascista, ma anche un’occasione di rinascita e volontà per la costituzione d’un nuovo paese veramente ibero. Difatti, se il risorgimento ha creato geograficamente l’Italia, la lotta partigiana ha creato gli italiano come popolo e coscienze che riaffermano l’orgoglio d’appartenere ad un paese dalla millenaria storia e cultura, la quale è stata ed è punto di riferimento d’ogni nazione e democrazia, in modo particolare grazie alla capacità che hanno avuto i nostri padri fondatori “partigiani”, nello scrivere una delle più brillanti costituzioni, dove i ruoli tra il potere legislativo, il potere esecutivo ed il potere della magistratura sono nettamente separati, autonomi e contemporaneamente integratati nella volontà di garantire ad ogni italiano pari diritti e dignità.
Se l’orgoglio di quest’appartenenza e della completa riuscita della manifestazione di Pedavena ci riempie di gioia, dobbiamo constatare e denunciare la completa assenza dei rappresentanti della Lega Nord, come dell’assenza in troppi comuni bellunesi, governati dal Pdl e Lega, non solamente di iniziative per il 25 aprile ma di qualsiasi simbolo che ne onori il significato come l’esposizione della bandiera tricolore
Offesa questa, a tutti i cittadini italiani ed a quelle centinaia di migliaia di partigiani che hanno lottato e sono morti, come dei sacrifici di milioni d’italiani sia civili che in divisa che hanno subito la guerra ed immani sofferenze e lo hanno fatto con coraggio ed orgoglio perché l’hanno fatto per tutti noi, compresi coloro che ora si definiscono “padani” e ci disonorano con i loro comportamento le loro parole e la mancanza di rispetto nei confronti di chi gli ha dato onore e libertà.
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