Che la Lega Nord sprofondi dalla Vergogna

La Lega Nord e le sue proproste.
 
Mentre le base leghista è insofferente ad un premier che non governa e ad un federalismo che non assomiglia minimamente a quello sognato dai leghisti e che sarà un colpo di scure per i piccoli comuni montani, ogni occasione sembra buona per cercare di recuperare il terreno che sta franando sotto i loro piedi. Se da una parte i dirigenti della Lega Nord tentano d’entrare a spallate nei consigli d’amministrazione delle più svariate società, con uno stile da vecchi democristiani, sentono prepotentemente la necessità di  dire qualcosa d’intelligente ai propri elettori sfiduciati dal loro comportamento e quindi ecco due colpi di genio.

Il primo di Franco Guidoni che ritenendo che ci siano tra gli Alpini troppi “terroni” propone  una legge che ne impedisca la presenza, immaginando una depurazione dai non nordici e delle quote “verdi”. 
Ciò che è drammatico non è solamente quanto ideato, le quote verdi, ma che questa proposta viene dalla Lega Nord che da anni deride il tricolore e l’Italia, dimenticandosi che decine di migliaia di alpini hanno combattuto e sono morti proprio per difendere l’Italia da qualsiasi minaccia esterna ed interna. 

Forse il sangue degli uomini del sud, che sono morti sul Grappa,  in Russia o come migranti in tutti i paesi del mondo non era rosso a sufficienza per la Lega?

Quindi, con che coraggio la Lega Nord si rivolgere agli Alpini senza sprofondare dalla vergogna?

Il secondo colpo di genio viene da Treviso con il tentativo di fare una lista a sostegno del caroccio che si chiamerà, speriamo proprio di noi per il bene e la dignità dei trevigiani, Razza Piave.
D’accordo che nel 2009  il nostro benemerito sceriffo Gentilini ha gridato:  “Fate figli, ho bisogno di figli razza Piave per governare Treviso”, ma ci dovrebbe esserci un limite ad ogni follia.
Difatti, se non conoscessimo la Lega Nord, tutto questo farebbe ridere perché ritenuto frutto di troppe “ombre”, o rosse o bianche poco importa, ma siccome sappiamo benissimo, perché la storia c’è l’ha insegnato con tanto dolore, dove portano queste affermazioni riteniamo che ancor di più oggi ed in questo tempo sia necessario difendere la nostra democrazia e che tutti i cittadini, aldilà della loro appartenenza partitica, aderiscano alle manifestazioni che si terranno il 12 marzo in difesa della costituzione, la quale non è solamente un insieme di regole scritte da coloro che hanno lottato contro il fascismo ed il nazismo, cosa non da poco, ma rappresenta le basi della convivenza civile cadute le quali ci si può incamminare solamente nelle barbarie e parlare di “Razza Piave” e di “quote Verdi” è barbarie.

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