Cortina la "Perla delle Evasioni"?
Eliminiamo i registratori di Cassa?


Indignarsi è troppo facile e accusare o identificare Cortina come il luogo delle evasioni non solo è ingiusto, almeno per chi è onesto e li vive e lavora, ma non affronta il  vero problema.
L'evasione è talmente diffusa che non vi sono luoghi e paesi dove quotidianamente non si manifesti. Il punto è che non si vuole estirparla e molte volte le forze "dell'ordine preposte", l'agenzia delle entrate ha le mani "legate" da un'antica mentalità coercitiva e per la mancanza di risorse.

Una domanda banale, ma non tanto...
Com'è possibile vendere dei prodotti e merci senza scontrino fiscale, visto che ogni attività commerciale deve rispettare gli studi di settore, dove c'è un preciso rapporto tra merce acquistata e merce venduta, quindi se un'attività acquista 300 mila euro di merce e alla fine dell’anno l'ha venduta tutta, gli studi di settore indicano che avrà avuto un incasso presunto di "800 mila euro"...ma se l'attività dichiara un incassa di 500 mila euro, dovrà dimostrare il perché di questa differenza...tranne che
l'attività non acquisti in nero.

Ciò sembra ovvio, ma non è facile acquistare in nero, perché le numerosissime aziende oneste non solo non lo fanno ma sono impossibilitate a farlo.

Un grossista vende con fattura e acquista con fattura.
Quindi, da chi può si può comprare in nero?
Ovviamente dai produttori e dagli importatori i quali sono l'estrema minoranza delle aziende.
Se ogni produttore ha 10 mila clienti è più facile mettere la guardia di finanza davanti 10 mila negozi o mandarla a fare la visita a quest'azienda?
Se un importatore vende a 100 aziende distributrici e queste hanno 5.000 attività al dettaglio per un totale di 50.0000 punti vendita, sarà più facile visitarli tutti o fare "una sola visita parenti" a quell'importatore?

Un'altra domanda legittima è la seguente: com'è possibile trasportare merce in nero senza bolla di accompagnamento?

Forse mancano i controlli e forse...diciamo forse, dopo un decennio di tagli manca anche il personale necessario per fare i controlli?
Quindi come si può pretendere di fare la lotta all'evasione se si blocca il turnover e manca il personale?
Forse è solo apparenza e non si vuole risolvere il problema!

Per i bar e ristoranti la cosa è diversa perché possono acquistare la merce in un qualsiasi supermarket o nei cash e carry, molti dei quali vendono anche con scontrino e non solo con fattura.

Eliminiamo i registratori di cassa

Se l'agenzia delle entrate, in un accertamento fiscale non tiene minimamente in considerazioni le "battute di scontrino", perché ritenute un parametro non veritiero, perché allora continuare l'obbligo dell'emissione dello scontrino fiscale?
 
Aldilà di ogni considerazione personale, quando un sistema non funziona o è un vero "colabrodo" , come lo scontrino fiscale, bisogna cambiare metodo per arrivare alla verità.

STATO - NEMICO
La non emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale nei ristoranti o agriturismi a volte non è nemmeno la scelta dell'imprenditore, ma la proposta o la richiesta del cittadino, che vede in quel comportamento, un atto di cortesia nei confronti dell'operatore che tanto si prodiga a "servirlo" e contemporaneamente un atto di protesta contro uno stato coercitivo, che richiede sempre più tasse, tagliando la qualità dei servizi e della vita.
Ovviamente tutto ciò è sbagliato, compreso il comportamento di quella classe politica che ci sta facendo sprofondare in questa crisi e che ha trasformato lo “stato” in un nemico per i cittadini.

Se l'agenzia delle entrate o la guardia di finanza perde il suo tempo a controllare il piccolo negozio di Zoppè di Cadore, 271 abitanti, o nel comune di Morterone, in provincia di Lecco con 33 abitanti, sperando di trovare chissà che evasione fiscale, significa non aver capito la situazione Italiana.

Per quanto riguarda invece l'evasione fiscale prodotta da liberi professionisti (dentisti, medici, idraulici, aziende edili ecc.) ora è chiaro che questo governo e quelli precedenti non VOGLIONO CAMBIARE METODO e vogliono quindi l'evasione.

La soluzione: facciamo scaricare tutto ai cittadini, in maniera immediata (non in anni) e semplice.


Alcuni esempi:

Quando 10 anni fa sono arrivati i cinesi e acquistavano bar e ristoranti al doppio del loro valore, pagando solamente in contanti, come mai tutti i cittadini ne erano a conoscenza, mentre l'agenzia delle entrate e la guardia di finanza non sapevano nulla?
Ed i sindaci cosa hanno fatto?

Se ogni volta che viene venduto un appartamento, una casa, un negozio al rogito si dichiara il 30-50% in meno del suo valore è proprio così complicato fare un accertamento a quel costruttore?

LA RICCHEZZA

Per quanto riguarda la "ricchezza" è bene stare molto attenti alle facili speculazioni, utili a sollevare un polverone per una settimana e poi dimenticarsi di tutto.

Se un contribuente che lavora onestamente, paga le tasse dovute e invece di mettere i propri soldi in fondi speculativi, che possono far fallire intere aziende con centinaia di disoccupati, decide di comprarsi un'auto di lusso o una barca perché dovrebbe sentirsi in colpa o venire criminalizzato?

Quindi il problema non è il detenere la ricchezza, ma da dove viene la ricchezza.

Se la guardia di finanza e l'agenzia delle entrate ha dubbi faccia i controlli, perché nessun contribuente e preconcettualmente un evasore.

Duecento anni fa ci fu promesso che la "tecnologia avrebbe liberato l'uomo"...usiamo pertanto la tecnologia per liberarci dagli evasori.

Ricordiamo ai politici di governo e di questa bislacca maggioranza che i computer non servono solamente per giocare su facebook, ma anche per fare controlli incrociati....o forse ne hanno paura?


















 

1 commento:

  1. "Si fa il blitz a Cortina, bene: e poi? Che ne facciamo delle imbarcazioni di lusso, che sono sessantamila e per la metà risultano intestate a nullatenenti o quasi? Sarebbe lecito chiedere all’agenzia delle entrate che, prima di campionare a caso i contribuenti per le sue verifiche fiscali, faccia una verifica non a caso su chi ha un tenore di vita molto alto e dichiarazioni vergognosamente basse". claudio fava
    riporto questo commento perchè risponde al punto più critico dell'articolo quello sull'onesto che acquista una barca o un'auto di lusso senza doversi sentire in colpa. Nessuno infatti lo incolperebbe se.........

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