Il senatore Vaccari, mentre a Roma viene immortalato nell'atto d'innalzare cartelli contro le tasse a Feltre presenta (discussione bilancio 2012) un'ipotesi di forte incremento dell'addizionale Irpef comunale (possibile dallo  0,3 all'0,8%).
Un aumento che temiamo sarà  uguale per tutti i redditi e non, come detterebbe la ragione e la situazione di grave crisi,  progressivo, cioè con incrementi di aliquote in base al reddito, proteggendo in questo modo le fasce più svantaggiate dei cittadini (come proposto dalla CGIL).

Il comportamento di Vaccari è stupefacente, ma si allinea perfettamente allo stile della Lega, difatti  fino a qualche settimana fa, come membro della commissione bilancio, ha approvato tutte le misure inique del governo Berlusconi, compresi i forti tagli alle autonomie locali, oggi invece a Roma si trasforma e diventa protagonista di una gazzarra indecorosa, contro l'aumento delle tasse di un governo, come quello Monti, che è la naturale continuazione del governo Berlusconi-Lega Nord.

Dov'era il nostro senatore quando si falcidiavano i redditi dei lavoratori pubblici, bloccando contratti e assunzioni?
Dov'era la sua indignazione quando si colpivano i lavoratori privati, riducendone i
diritti ed impoverendoli con una pressione fiscale intollerabile?
Dov'era la sua rabbia quando si smantellava la scuola pubblica e la sanità?

Il paradosso è, che mentre i Leghisti a Roma fanno i puri a Feltre si  proponga di alzare le tasse locali e che questo trovi tra gli oppositori le altre belle anime candide del PDL, complici ed alleati della Lega fino a ieri.
Un Pdl ed una Lega Nord, sempre ed in ogni caso schierati contro la patrimoniale mentre in completo accordo e sinergia in questi ultimi 10 anni per spremere all'inverosimile con tasse e balzelli lavoratori e pensionati.

Non difendiamo certamente il governo Monti ma troviamo inammissibile ed offensivo,  per tutti i cittadini di Feltre, questo comportamento del senatore Vaccari: da “irriducibile gabelliere a Feltre” e da “verginella  indignata a Roma”.

Sel - Circolo Feltrino "Lidia Zasso"

1 commento:

  1. un solo appunto non direi in modo così netto che il governo Monyi è la naturale continuazione del governo b end b. Ci son anche elementi di discontinuità oltre che di stile, che non vanno sottovalutati / ad es. sui migranti/, sul piano economico e sociale purtroppo sì.

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