Jacopo Massaro Sindaco di Belluno
Jacopo Massaro, 38 anni, è il nuovo sindaco del comune di
Belluno con il 62,69%.
Una vittoria
schiacciante contro Claudia Bettiol (Pd).
Massaro partiva svantaggiato con 4.495 voti (24,44%) contro i 4.636 (25,20%)
della Bettiol, ma le sue caratteristiche di rinnovamento e di programma hanno
convinto i cittadini di Belluno...che un cambiamento era possibile.
Parliamo di rinnovamento e cambiamento (ci scusiamo per i
termini usatissimi), perchè
Massaro ha avuto il coraggio e l'onestàò intelettuale, dopo essere stato
capogruppo del Pd in consiglio comunale…di separarsi da quel gruppo dirigente, ormai
obsoleto ed incapace di proporre una necessaria svolta alla città, per lanciare un progetto politico e d'idee, dove i cittadini hanno sancito la volontà di riprendersi il futuro della città nelle proprie mani.
La candidatura, di
Jacopo Massaro è stata fortemente voluta, cercata è realizzata grazie al
contributo del circolo di Sel di Belluno, della Federazione di Sel di Belluno e
grazie al coraggio e determinatezza del coordinatore provinciale
Diego Pauletti, che non ha voluto, assieme a Francesco Raserna Berna, Ermanno de
Col e Marco Barluzzi, cedere alle proposte del gruppo dirigente del Pd di
accettare a scatola chiusa, senza discutere e senza primarie alla candidatura di un suo esponente storico, rappresentante d’una giurassica
nomenclatura, che la città di Belluno ha decisamente bocciato.
Pertanto, aver raggiunto il risultato di far eleggere a
sindaco di Feltre Paolo Perenzin,
iscritto ed esponente di Sel
feltrino e l’amico Jacopo Massaro a sindaco di Belluno, sancisce la
giustezza d’una linea politica provinciale che ha dovuto sopportare pressioni e
ricatti a tutti i livelli (comunale – provinciale – regionale), dove il nostro
coordinatore Diego Pauletti si è fatto baluardo per difendere le legittime e
democratiche posizioni del circolo di Belluno e della Federazione di Belluno.
Difatti ,con queste elezioni entreranno in consiglio
comunale nella maggioranza di Massaro, due esponenti di Sinistra Ecologia
Libertà: Francesco Raserna Berna e Ermanno de Col.
La vittoria di Jacopo sancisce sia la volontà di
cambiamento d’una città, che in questi ultimi anni ha dovuto subire il mal
governo del centro desta e della Lega Nord, sia la sconfitta, non tanto degli
amici del PD, ma in modo particolare
dei suoi “baroni storici” (ex margherita) che non hanno voluto
comprendere che riproporre metodologie “democristiane” e candidati rappresentanti
"del vecchio che non vuol cambiare",
non è più accettabile né da parte dei cittadini né tantomeno da parte di Sinistra Ecologia Libertà.
il circolo di feltre non ne ha ancora discusso
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