Elezioni a Feltre
I Democratici appoggiano Paolo Perenzin

L’annuncio - in una versione che più formale non si può - arriva a metà
mattina. «Il coordinamento del circolo del Pd (...) dopo aver
incontrato nelle scorse settimane forze politiche ed associazioni e dopo
un’attenta riflessione sui bisogni e sulle necessità della città di
Feltre ha approvato la proposta di sostegno alla candidatura di Paolo
Perenzin a sindaco». La proposta dovrà essere ratificata dall’assemblea
degli iscritti al circolo, convocata per il 3 marzo. Ma è una formalità,
perché la scelta è fatta.
La cronaca della serata, invece, va ricostruita come un puzzle,
mettendo insieme i soliti “pissi pissi” e qualche sfogo trattenuto a
stento. Che il gruppo dei venti delegati non fosse compatto, era cosa
nota. Da una parte c’erano quelli convinti che sostenere Perenzin fosse
una concessione troppo generosa a Sel - partito di provenienza del
giovane candidato, che però correrà con una sua lista - alla luce della
frattura di Belluno, dove i vendoliani non sosterranno apertamente
(almeno per ora) Claudia Bettiol. In questa frangia il più determinato a
far saltare l’appoggio a Perenzin era Andrea Bona, che avrebbe
preferito una figura più moderata e dunque Dino Cossalter. Il quale,
però - dicono i bene informati - non sarebbe stato il leader del Pd ma
di una lista tutta sua e, in caso di elezione, di una giunta aperta
anche alla partecipazione del centrodestra, al punto che per il
vicesindaco sarebbe stato preso in considerazione il nome di Ennio
Trento.
Dall’altra parte della barricata, i più convinti sostenitori di
Perenzin: difensori dell’autonomia decisionale di Feltre rispetto a
Belluno e pronti a far notare che negli ultimi dieci anni, ma
soprattutto negli ultimi cinque, il giovane consigliere comunale della
Sinistra feltrina è stato sempre allineato con l’azione del gruppo
consiliare del Pd, a dimostrazione che c’è totale identità di vedute e
di programma fra Perenzin e i democratici.
La svolta è arrivata quando la frangia contro Perenzin ha cominciato a
scoprirsi minoritaria. Andrea Bona ha lasciato l’assemblea e quelli che
erano con lui si sono resi conto di non poter contare sulla sponda della
segretaria provinciale Lidia Maoret, la posizione della quale è stata
neutrale e, infine, rispettosa dell’autonomia di scelta del circolo. Al
voto, Perenzin ha incassato il sostegno unanime dei presenti (con la
sola astensione della Maoret). E ieri sera, smaltita la tensione, anche
la segretaria cittadina Dolores Bortolas si è lasciata andare a qualche
considerazione meno formale della nota diffusa in mattinata. «Abbiamo
trovato una convergenza e fatto un buon lavoro, per questo sono serena.
C’erano visioni diverse, tutte rispettabili e tutte in buona fede. Ma ho
sempre detto che avremmo ragionato per il bene di Feltre e con la testa
di Feltre. Così è stato e credo che alla fine siamo arrivati alla
scelta migliore. Per il nostro circolo questa scelta è Perenzin e adesso
siamo pronti a lavorare con lui».
Se guardano la pagina del giornale possono ritenersi soddisfatti, o preferivano "centro-sinistra spaccato"?
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