Buon Lavoro Paolo: Se non ora Quando?
Guardiamo con interesse e fiducia le prime scelte fatta dal sindaco
Paolo Perenzin, riguardanti la nomina degli
assessori” e il prossimo consiglio comunale del 28 maggio 2012.
Questo, nell’ovvietà, è l’inizio tutto in salita di un
nuovo modo di amministrare, vista la pesante eredità lasciata dal Pdl e Lega
Nord e d’una sedimentazione di atti, comportamenti e pratiche che in questi anni hanno sclerotizzato la democrazia.
Questa non reale “democrazia”, è proprio
manifesta nei comuni, i quali hanno gestito
i beni collettivi senza un reale rapporto con i cittadini, anzi stimolando
particolarismi ed egoismi personali o aziendali alla ricerca d’un consenso dove
“il piacere concesso o favoritismo” pretendeva a sua volta, una grata risposta d’appoggio
elettorale.
Questo cambierà
radicalmente con Paolo, ma è giusto
riaffermare che noi non crediamo
minimamente né agli esperti né tantomeno ai tecnici, come la via al rinnovamento, visto la lunga
esperienza italiana, ne tantomeno crediamo a nuove idee o formule, visto le
numerosissime esperienze già in atto da anni sia a livello italiano sia a
livello internazionale, idee e progetti
già disponibili per un’immediata attuazione, con ovvi aggiustamenti.
Il punto centrale della questione è il seguente: è
impossibile che un sindaco, degli assessori o una maggioranza possano realmente
determinare il cambiamento d’una città,
se non si muta la democrazia facendo entrare ed
inglobare il più alto numero di
cittadini, associazioni, organizzazioni di massa e sindacali e dove il sindaco occupa un ruolo di coordinatore e gli
assessore come referenti delle volontà dei cittadini.
Difatti, nel
realismo del divenire bisogna risponde
all'esigenza e difficoltà della pubblica amministrazione, non attraverso la chiusura o la tecnocrazia,
ma attraverso un ampio coinvolgimento delle competenze ed esperienze diffuse
nella società, rendendo ciò che è interesse comune raggiungibile nella
conoscenza e condivisibile nelle scelte, sia da parte dei cittadini, sia da parte dalle
organizzazioni democratiche che ne rappresentano gli interessi comuni.
Quindi, si pone immediatamente la necessità d’aprire
ai feltrini un forum permanente di democrazia partecipativa da affiancare,
nella sua totale ed assoluta autonomia ma piena condivisione, al consiglio
comunale per dare la possibilità a tutti di condividere un futuro possibile per
Feltre.
In questo contesto, l’utilizzo della tecnologia per
attivare e stimolare nuove e rapide dinamiche di contatto diretto, dialogo e consultazione
saranno estremamente importanti, come per
esempio: mettere online i consigli comunali e offrire ai cittadini
aggiornamenti diretti e comunicati stampa, fatti dal sindaco stesso, come
meravigliosamente ha già fatto Paolo durante la sua campagna elettorale, in
modo tale da tessere sempre più fitti legami di partecipazione e condivisione.
Il desiderio più profondo di Sel feltrino è che quell’entusiasmo
di rinnovamento, che ha mobilitato tutti i feltrini ed ha permesso l’elezione
di Paolo Perenzin a sindaco, non si
disperda nella quotidianità, ma si
trasformi in nuovi livelli di democrazia diffusa, che metta in competizione gli
interessi dei singoli cittadini, associazioni, aziende ed operatori economici, per trovare il loro giusto equilibrio con gli altri interessi collettivi e dove l’ultima
decisione sia frutto, non della volontà od opportunità di pochi politici od
esperti, ma figlia d’un lungo percorso condiviso da tutti.
Quindi un grande augurio a Paolo di buon lavoro ed un saluto di buon auspicio:
SE NON ORA QUANDO?
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