Una legge d'iniziativa popolare per l'istituzione del reddito minimo garantito.

Questa  proposta di legge vuol  riaffermare  il diritto di essere,  sempre ed in ogni caso cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (art. 3 della nostra costituzione).

Un diritto violato quotidianamente dalla dilagante disoccupazione e precariato, ma che è fondamento e pietra angolare di ogni democrazia evoluta, dove la persona è posta al centro dell’interesse e preoccupazione collettiva ed il suo “star bene”, crescere culturalmente e vivere con dignità ne è elemento irrinunciabile.

Per questi motivi noi di Sel federazione di Belluno  aderiamo e proponiamo in tutta la provincia una campagna che ponga al centro la lotta alla diseguaglianza e alla marginalità.

Questa crisi, è stata solamente l’occasione di rendere manifesto un progetto, da parte dell’economia e della finanza, dove il disoccupato, il precario, il giovane, il diversamente abile ed il povero, non solamente sono relegati ai margini sociali, ma  sono visti come ulteriore fonte illegale di mano d’opera a bassissimo costo, priva di qualsiasi diritto e dignità.

Con il reddito minimo garantito scegliamo un punto di vista del 99% dei cittadini, che sono stufi di non aver un futuro e di vedere i propri figli in una condizione peggiore e più discriminata delle generazioni precedenti.

Siamo tra i pochissimi Paesi europei a non avere alcuna forma di tutela.

Il reddito minimo è  “il punto di partenza” per crearci un futuro di dignità e di rispetto, dove ogni persona è difesa, in ogni momento della sua vita, in quanto elemento irrinunciabile della società.

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