GIORNATA MONDIALE DEI RIFUGIATI
3 EDIZIONE - proiezione del film di A. Segre
BELLUNO-CAVARZANO
Mercoledì 20 giugno 2012 - ore 20,30
Auditorium
Parrocchiale
via Bortolo
Castellani 1
FELTRE - PEDAVENA
Mercoledì 20 giugno 2012 - ore 20,30
Sala Pro Loco
TAMBRE D'ALPAGO
Mercoledì 20 giugno 2012 - ore 20,30
Centro Sociale
Mare Chiuso
Stefano Liberti, Andrea Segre Italia 2012, 60 min.
Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre
duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del
Mediterraneo e respinti in Libia dalla marina e dalla polizia italiana;
in
seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze.
seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze.
Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti
durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle
navi e perché tutti i testimoni furono poi destinati alla detenzione in
Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è
cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche
rifugiati etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente
vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo
UNHCR di Shousha in Tunisia, dove li abbiamo incontrati. Nel
documentario sono loro, infatti, a raccontare in prima persona cosa vuol
dire essere respinti; sono racconti di grande dolore e dignità,
ricostruiti con precisione e consapevolezza. Sono quelle testimonianze
dirette che ancora mancavano e che mettono in luce le violenze e le
violazioni commesse dall'Italia ai danni di persone indifese, innocenti e
in cerca di protezione. Una strategia politica che ha purtroppo goduto
di un grande consenso nell'opinione pubblica italiana, ma per la quale
l'Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i
Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da
cornice alle storie narrate nel documentario.
Italia 2012, 60 min
Lingua: Amarico, Tigrigno, Somalo (sottotitoli in inglese e italiano)
Regia: Stefano Liberti, Andrea Segre
Produzione: ZaLab
Fotografia: Matteo Calore, Simone Falso, Andrea Segre
Montaggio: Sara Zavarise
Con: Ermias Berhane, Omer Ibrahim, Roman Amore, Jemal Mohammed Omer, Bekit Saleh Okud, Shishay Tesfay, Tedros Ojbay, Gedey Bahlbi, Nathael Tedros, Yoel Tedros, Abdirahman, Abdikadir, Foowis, Abu Kurke, Semere Kahsay, Tsige Kahsay, Nahere Kahsay
Post produzione audio: Riccardo Spagnol
Distribuzione: ZaLab
Musiche originali: Piccola Bottega Baltazar
Il documentario è stato realizzato con il sostegno di OPEN SOCIETY FOUNDATIONS
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