ACQUA SALATA: IL BIM VUOLE PUNIRE I CITTADINI
La situazione gravissima del BIM impone un taglio netto dell’’uso politico dell’acqua, il quale ha portato ad una voragine finanziaria, che si vorrebbe sanare con una sorta di “multa” di 100 € per ogni utente.
Grazie ai referendum, i cittadini sono stati chiarissimi,su cosa deve essere la gestione pubblica in house e non privatistica dell’acqua, sulla necessità immediata dell’eliminazione della quota di rimuneratività del capitale (7%) e sulla necessità inderogabile che le scelte, gli investimenti ed i bilanci rispondano alla chiarezza e trasparenza.
I sindaci del BIM non sono una controparte, ma sono i nostri sindaci democraticamente eletti e quindi devono assumersi le responsabilità di ciò che è successo per incapacità, superficialità e degrado di senso civico, prendendo atto che gli errori gestionali di questi anni non possono essere fatti pagare agli utenti.
Quindi, non si tratta solo di trasparenza amministrativa e di una sostituzione semplice del consiglio d’amministrazione e dei direttori-politici, ma di comprendere che la gestione dell’acqua non può essere più fatta “SOLO dalla politica e dai partiti”, ma deve essere aperta a chi realmente ne detiene la legittima “proprietà” che sono i cittadini, i comitati “Acqua Bene Comune”, le associazioni dei consumatori, i sindacati e le associazioni ambientaliste, che devono entrare direttamente nella gestione dei beni comuni e che sono i soli che possono realmente garantire ai cittadini, il vero controllo democratico sulla gestione dei beni comuni.
Pertanto, le indicazione ed obiettivi espressi dall’assemblea di lunedì 07 ottobre del Comitato "Acqua Bene Comune” coincidono perfettamente con le nostre valutazioni e vanno esattamente nella direzione democratica della gestione del bene acqua.
Quindi, visto che le formule e le regole di gestione esperimentate in questi anni dal BIM sono miseramente fallite, non è più accettabile nessuna finta trasformazione e tantomeno “cambiare tutto per non cambiare nulla” lasciando il BIM nelle stesse mani di quei politici-amministratori che continuano a credere che i beni comuni siano loro e che ne possano fare quello che vogliono.
Sel Belluno - Commissione Ambiente & Società
Sel Belluno - Commissione Ambiente & Società

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