SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
DALLA PARTE DELL'AMBIENTE ED IN DIFESA DELLA SALUTE
Fermiamo il carbone
Sabato 29 ottobre mobilitazione nazionale
Appuntamento ad Adria (Porto Tolle).
nella stessa giornata con PresidiIniziative anche a
Saline Joniche, La Spezia, Vado Ligure, Brindisi
Per dire basta e fermare l’uso del carbone e di tutti i prodotti che direttamente ed indirettamente inquinano il nostro ambiente e minacciano gravemente la salute dei cittadini in un preciso progetto di speculazione del territorio privo di qualsiasi logica sociale e di etica Noi di Sel aderiamo decisamente alla Manifestazione che si svolgerà ad
Adria sabato 29 ottobre.
in questa giornata si svolgeranno dei presidi anche a Saline Joniche, La Spezia, Vado Ligure e Brindisi dove altre centrali si voigliono riconvertire a Carbone.
Il governo ed una certa "casta" d'imprenditori vogliono in tutto il territorio nazionale puntare sulle centrali a carbone. Questa visione ottocentesca di "rivoluzione industriale" riafferma il tentativo di sfruttare l'ambiente e di privare i lavoratori ed i cittadini di qualsiasi diritto in nome del capitale e della speculazione.
Enel, come uno stato nello stato (ricordate la Save x il Vajont) progetta la conversione di una centrale a olio combustibile in una a carbone della potenza di 2000 MW nel mezzo del parco del Delta del Po.
Questo comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: l’equivalente di oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano.
Questo comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: l’equivalente di oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano.
Con la stessa filosofia si vuole la riconversione di vecchie centrali come quella di Rossano Calabro e la realizzazione di nuovi gruppi come a Vado Ligure e Porto Torres o addirittura la costruzione di nuovi impianti come Saline Joniche.
No a Progetti senza Etica Abientale
Qualsiasi nuovo progetto o riconversione di strutture o centrali deve porre il bene comune, i cittadini e le comunità al centro di ciò che definiamo civiltà e consapevolezza, pertanto non è più possibile nè accettare nè progettare centrali che producono CO2 ne tantomento fonti i ad alto impatto ambientali come le PM10, le nanoparticelle e tantomeno elementi a tossicità conclamata.
Rinunciare al diritto alla salute, al rispetto e consevazione degli elementi naturali come l'acqua, la terra e l'aria in nome di qualche posto di lavoro o in nome di un guadagno per pochi industrie o gruppi speculativi non è più accettabile ne sopportabile.
Anche per l'energia, come per l'acqua, l'approccio deve essere quello del bener comune e della democrazia.
Quindi No alla produzione energitica monopolistica di alcune multinazionali a scapito dei cittadini e delle comunità.
Invece un Enorme Sì alla produzione di energia diffusa e sotto il controllo dei cittadini e delle associazioni in difesa dell'ambiente.
Invece un Enorme Sì alla produzione di energia diffusa e sotto il controllo dei cittadini e delle associazioni in difesa dell'ambiente.
Appuntamento principale a Adria alle ore 14 per formare un corteo colorato e pacifico che attraverserà le vie della città.
La manifestazione continuerà (16.30 circa) con interventi dal palco, collegamenti con le altre piazze, spettacolo. Lo streaming della manifestazione verrà trasmesso sui siti web di tutte le associazioni promotrici, su
www.globalproject.info
www.libera.tv.
La mobilitazione sul web:
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