Cosa viene a mancare ai comuni dell’ULSS n. 2 di Feltre
Se venisse a mancare la figura del Pedagogista
presente al consultorio Giovani
ed al consultorio Famigliare tutela dei minori.
La gravità di questa volontà di “eliminare” la figura professionale del Pedagogista non può essere realmente compresa in tutta la sua gravità se noi, in quanto collettività, non riaffermiamo l’importanza fondamentale e l’impegno di tutta la nostra società nel garantire il pieno sviluppo della persona umana in modo particolare sostenendo ed aiutando ogni singola persona e le loro famiglie, con particolar attenzione e cura nei riguardi dei giovani e bambini, che rappresentano per tutti noi il nostro futuro di società evoluta.
La soppressione del Pedagogista e quindi la perdita della sua azione sociale lede i fondamenti della nostra società espressi proprio nella nostra Costituzione, baluardo dell’egoismo umano, i quali sono sanciti nell’art. 02 - diritti inviolabili dell’uomo, nell’ art. 3 - il dovere (da parte della Repubblica) di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e dell’ art. 32, la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.
Pertanto, eliminare il pedagogo significherebbe ledere la personalità dell’individuo ed il suo divenire come adulto, di quei soggetti più a rischi, delle loro famiglie ed di tutti gli operatori del settore educativo.
Qui, non si tratta di una riduzione del “personale” ma essenzialmente si vuole impedire di fatto la possibilità, per bambini e giovani, di crescere in armonia con se stessi e con l’ambiente in cui vivono.
Non preoccuparsi e non porre al centro di questa vicenda la persona, il bambino ed il giovane significa non aver capito o voler intenzionalmente ledere il diritto inviolabile che ogn’uno ha di essere felice, in una società che si preoccupa e sostiene tutti i suoi cittadini ed in modo particolare quei cittadini e famiglie in difficoltà.
Sopprimere il Pedagogista significa cancellare o minare l’efficienza:
- Delle agenzie educative del territorio (adolescenti/giovani);
- Del centro giovani e delle consulte che si occupano anche di adolescenti (Servizio Tossicodipendenze, Servizio Psico-sociale per l’età evolutiva, Dipartimento di Prevenzione);
- Delle consulenza pedagogica come sostegno alla genitorialità rivolta a genitori con figli adolescenti/giovani;
- Delle consulenza rivolta ad insegnanti ed adulti di riferimento che si occupano di adolescenti per la gestione di situazioni di disagio adolescenziale e giovanile;
- Delle progettualità legate all’affettività e sessualità nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado del territorio Feltrino che includono momenti formativi per genitori, insegnanti ed adulti di riferimento;
- Del sostegno alla genitorialità mediante consulenza pedagogica e gruppi di confronto rivolti ai genitori con bambini in età di prima infanzia (0-5 anni ed in età di latenza (6-11 anni);
- Del sostegno alla genitorialità adottiva;
- Della collaborazione in percorsi formativi per insegnanti di Scuola dell’Infanzia e Primaria su tematiche specifiche in tema di adozione.
Pertanto noi non vogliamo semplicemente riaffermare la nostra contrarietà ma far comprendere a tutti che è inammissibile voler “eliminare” il Pedagogista, perché non è concepibile che una società fondata sui diritti inalienabili di ogni individuo e sulla famiglia, possa creare i presupposti per impedire il pieno e sereno sviluppo dei suoi cittadini come persone libere ed in armonia perché per noi tutti è fondamentale impegnarci e rimuovere gli ostacoli perché quell’obiettivo chiamato felicità divenga un diritto irrinunciabile di ogni cittadino. Chiediamo a tutte le istituzioni ( comuni,comunità montane,provincia,regine) di trovare i fondi per garantire il servizio come segno di civiltà.
Alberti Vittorio
Diego Pauletti
Luca Ferrari
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